Benvenuti!

Cari amici,

benvenuti nel blog dell’Istituto Italiano di Cultura, un nuovo spazio informale per condividere informazioni e scambiare idee sugli eventi e sulle attività dell’IIC. Il blog offrirà approfondimenti, interviste, opinioni e suggerimenti. Contiamo sulle vostre idee, proposte e consigli affinché sempre più l’IIC sia il luogo fisico e virtuale dove si ritrovano tutti coloro che amano l’Italia!

Prof. Federiga Bindi, Phd

Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles

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Franco Frattini su Women Leaders in International Relations

FotoGruppoconFrattiniE’ con vivo entusiasmo che saluto l’iniziativa “Women Leaders in International Relations”, promossa dall’Istituto italiano di Cultura di Bruxelles in collaborazione con “Women in Public Service” Project (WPSP) dell’ex segretario di Stato americano Hillary Clinton e la Scuola superiore della Pubblica amministrazione (Sspa).

Un evento al quale prenderò parte domani e che mette in primo piano una delle sfide più cruciali dei tempi che stiamo vivendo: la sempre più ingente partecipazione delle donne ai processi decisionali inerenti le relazioni internazionali.

Uno scenario nel quale negli ultimi anni si sono registrati significativi passi avanti: dalla nomina di Hillary Clinton a Segretario di Stato, all’indicazione di Christine Lagarde alla direzione del Fondo Monetario Internazionale. O, ancora, penso a Catherine Ashton a capo della politica estera dell’Europa, o Claude-France Arnould che guida l’European Defence Agency.

Sono solo alcuni esempi che segnano certamente un cambio di passo nel coinvolgimento delle donne ai massimi livelli degli organismi e processi decisionali internazionali. Ed è soprattutto grazie ad appuntamenti come quello in corso in questi giorni a Bruxelles, così come alle iniziative promosse fino ad oggi dalla Sioi (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale), che ho l’onore di presiedere, che questa nuova consapevolezza potrà prendere ulteriormente piede nella sfera dell’integrazione femminile.

Franco Frattini

9 luglio 2013

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Hillary Clinton saluta le partecipanti di “Women Leaders in International Relations” all’IIC di Bruxelles

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“Women Leaders in International Relations. Comparing EU and U.S. Experiences” Conferences (8/12 July 2013)

                  
Women Leaders in
International Relations.
Comparing EU and U.S. Experiences
Brussels, 8 – 9 – 10 – 11 July 2013
Italian Cultural Institute, Rue de Livourne,38 1000 ~ Brussels
Monday, 8 July 2013
17.45 – 19.45
Official Opening: Promoting Women in Diplomacy 

Marta Dassù, Italian Foreign Deputy Minister;
Mara Marinaki, Managing Director for Global & Multilateral Issues at the European External Action Service;
Mari Skåre, NATO Special Representative for Women, Peace and Security;
Anne-Marie Slaughter, former Director of Policy Planning at the U.S. Department of State and Bert G. Kerstetter ’66 University Professor of Politics and International Affairs, Princeton University.
Moderates: Federiga Bindi, Director Italian Cultural Institute.19.45 – 21.15: Networking dinner (separate reservation)Tuesday, 9 July 2013
17.45–19.45
Public Conference: Promoting Women Leaders in Institutions 

Monica Frassoni, President of the European Greens;
Hussein Kassim, Professor of Politics at the University of East Anglia; 
Marjorie Margolies
, former Congresswoman, founder and President of Women’s Campaign International;
Androulla Vassiliou, EU Commissioner for Education, Culture, Multilingualism and Youth.
Moderates: Giovanni Tria, President, Italian National School of Public Administration.19.45 – 21.15: Networking dinner (separate reservation)

Wednesday, 10 July 2013
17.45 – 19.45
Public Conference: The making of Women Leaders

Valerie Biden Owens, Communication Expert and manager of all the electoral campaigns of the American Vice President Joe Biden;
Cristina Gallach, Head, Public Relations, Council of the EU;
Franco Frattini, Former Italian Minister of Foreign Affairs;
Veronika Wand Danielsson, Head of the Mission of Sweden to NATO.
Introduces: Federiga Bindi, Director, Italian Cultural Institute.
Moderates: Luke Baker, Reuters Brussels bureau chief.

19.45 – 21.15: Networking dinner (separate reservation)

Thursday, 11 July 2013
17.45 – 19.45
Closing Conference: Advancing Women Leadership in a Men’s world

Kolinda Grabar, Assistant Secretary General for Public Diplomacy at NATO (keynote);
Simonetta Di Pippo, President, Women in Aerospace Europe;
Vera Costantini, Professor, University of Venice “Ca’ Foscari;
Federiga Bindi, Director, Italian Cultural Institute.
Moderates: Teri Schultz, Reporter for NPR and CBS News.

19.45 – 21.15: Opening of the photo exhibition: Women Leading Revolutions followed byNetworking dinner (separate reservation)

For Reservations http://www.eventbrite.com/event/7256726063/ehometext/?rank=2


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“Il Mistero Svelato”: all’IIC di Bruxelles la presentazione di studi inediti su “L’Annunciata” di Antonello da Messina

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L’Annunciata rappresenta la Vergine Maria subito dopo il concepimento.

Lo Spirito Santo è nell’opera, rappresentato dal vento.

Smentita anche l’ipotesi che la modella di Antonello fosse Smeralda Calafato (Santa Eustochia)

Una nuova ed inedita interpretazione dell’Annunciata di Antonello da Messina è stata presentata ieri (12 giugno 2013) presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.

Per anni quest’opera è stata oggetto d’indagine e di approfondimento di varia natura. Forse proprio perché considerata “misteriosa” l’interesse verso questo capolavoro assoluto del Rinascimento, uno dei dipinti più enigmatici e rappresentativi della storia dell’arte, è sempre stato molto forte.

Oltre all’inedita interpretazione del quadro proposta da Giovanni Taormina, esperto e restauratore di dipinti, sono stati illustrati dal prof Franco Fazzio, dalla dott.ssa Maria Francesca Alberghina, dal dott. Salvatore Schiavone i risultati delle ricerche condotte negli anni, a partire dal 2006. Le indagini diagnostiche sono state realizzate, oltre che dai ricercatori presenti, dall’arch. Ermanno Cacciatore, dalla dott.ssa Fernanda Prestileo e dal dott. Giovanni Bruno, già Laboratorio di Fisica e Ambientalistica degli Interni del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro della Regione Siciliana (CRPR) – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, sotto l’allora direttore arch. Guido Meli, da Giuseppe Salerno, radiologo, e dalla dott.ssa Lidia Perrone, chirurgo estetico.Inoltre, per l’approfondimento teologico, sono stati consultati gli studi del Ministro di Culto Cristiana Perrone.

Gli studi condotti hanno fornito numerose risposte agli interrogativi che da secoli sono stati legati a questo dipinto risalente al 1475/76 e oggi conservato nella Galleria Regionale di Palazzo Abatellis di Palermo.

Da qui il titolo dello studio presentato all’IIC di Bruxelles “Il mistero svelato”.

L’autorevole storico dell’arte Mauro Lucco, già curatore di numerose mostre tra cui proprio quella su Antonello da Messina alle Scuderie del Quirinale, che ha introdotto la presentazione di questi studi ieri a Bruxelles, per il valore che egli stesso ha pubblicamente attributo a “il mistero svelato” di Giovanni Taormina, ha proposto di continuare insieme allo stesso Taormina e ai suoi colleghi queste ricerche.

Ecco i principali nodi sciolti da questo studio interpretativo dell’opera:

Maria ha dinanzi un Magnificat

Per anni si è cercato di capire cosa rappresentassero i segni posti dall’artista messinese sul libro dinanzi alla Madonna. Analizzando i punti in rosso cinabro sono emersi significativi risultati. In particolare il simbolo più evidente rappresenta un carattere onciale e cioè un tipo di scrittura adoperata in codici vergati per i titoli, le rubriche, gli incipit o gli explicit impiegati solitamente nei manoscritti dell’epoca come capolettera di un capitolo o di un paragrafo. Si è riusciti ad individuare in quel segno una “M”, in particolare una M di Magnificat.

Le scritte in nero sul foglio, inoltre, evidenziano residui di alcune lettere che dovevano comporre alcune frasi iniziali del Magnificat “anima mea Dominum, et exultavit spiritus meus in Deo salutari meo”.

 Una nuova rappresentazione dello Spirito Santo sotto forma di vento

E’ la prima volta che si parla della presenza dello Spirito Santo nell’opera dell’Annunciata. Un argomento che non era mai stato trattato e che per primo Giovanni Taormina ha portato alla luce. Lo stesso Prof Mauro Lucco ha voluto valorizzare questa scoperta pubblicamente, complimentandosi con l’autore nel corso della serata evento organizzata all’IIC di Bruxelles. In sostanza nell’Annunciata di Palermo si puo’ notare che le pagine del libro dinanzi alla vergine sono come sollevate da un soffio di vento. Secondo Giovanni Taormina e il gruppo interdisciplinare che ha compiuto questi studi, quel vento rappresenta il soffio generante e ispiratrice dello Spirito Santo. Tra le varie spiegazioni c’è quella etimologica. La parola spirito in ebraico si traduce ruach, che nel suo senso primario significa soffio, aria, vento, respiro. Dal greco traduce pneuma (da pneo) e cioè soffiare, respirare, ricevere vita (Theo pneostos tradotto letteralmente soffiato da Dio).

Chi è l’Annunciata di Palermo? Smentita la raffigurazione di Smeralda Calafato

Secondo alcune ipotesi la giovane ritratta da Antonello sia Santa Eustochia Calafato (al secolo Smeralda), nata a Messina nella stessa epoca di Antonello. Il gruppo interdisciplinare di studi coordinato da Giovanni Taormina ha, quindi, provveduto a identificare i resti mummificati, che si attestano essere di Smerala. Si è valutata quindi la possibilità di ricostruirne il volto e tentare il confronto, attraverso una serie di indagini comparate tra la mummia ed il dipinto dell’Annunciata. Per la mancanza di alcune autorizzazioni, pero’, tali approfondimenti non sono stati ancora eseguiti.

Grazie ad alcune analisi svolte da uno specialista in chirurgia estetica, comunque, è stato possibile asserire che l’ipotesi che vuole Smeralda Calafato come colei che avrebbe posato per la realizzazione dell’Annunciata, non trovi confermaIl confronto tra l’Annunciata di Palermo e l’Annunciata di Monaco: la prima ha già Gesù in grembo

Le due opere sono state confrontate con l’obiettivo di far emergere nuovi indizi a supporto di una migliore comprensione del significato dell’Annunciata di Palermo. Da questo confronto è emerso che l’Annunciata di Monaco è stata rappresentata da Antonello in un momento in cui non si è ancora svolta l’azione di concepimento da parte dello Spirito di Dio, mentre in quella di Palermo è già avvenuta. A questa interpretazione è stato possibile risalire attraverso lo studio di piccoli particolari come il volto delle due Madonne: in quella di Palermo il viso di Maria evidenzia una leggera piega dell’angolo labiale che rappresenta un sereno sorriso mentre nella Maria di Monaco la bocca è aperta, come se la vergine fosse colta da stupore improvviso mentre l’angelo le annuncia che lei è la prescelta. Anche la posizione delle mani delle due vergini confermano questa ipotesi. “In un dipinto di Antonello, nulla è stato dipinto a caso, ogni pennellata è importante ed ha una sua spiegazione logica” si puo’ leggere nello studio presentato all’IIC di Bruxelles a pag 10.

Ho fortemente voluto ospitare nel nostro Istituto Italiano di Cultura la presentazione di questo studio inedito su L’Annunciata di Antonello da Messina – ha dichiarato la prof.ssa Federiga Bindi, direttore dell’IIC di Bruxelles – non soltanto perché Antonello è uno degli artisti più significativi del Rinascimento italiano e mondiale, ma anche perché questa interessante analisi rappresenta un’eccellenza della ricerca italiana che va valorizzata e promossa anche all’estero”.

A questo link potete trovare lo studio il mistero svelato in versione completa

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WOMEN LEADERS in INTERNATIONAL RELATIONS BRUXELLES, 8-12 JULY 2013

What are the specific features that characterize women leadership in international relations? Do women really make the difference when they are at the helm of foreign policy? What are the specific difficulties that women leaders have to face in negotiating internationally and making their way through in international relations?

On December 15, 2011, former U.S. Secretary Hillary Clinton announced the historic launch of the Women in Public Service Project (WPSP) in partnership with the Seven Sisters Colleges (Barnard, Bryn Mawr, Mt. Holyoke, Smith and Wellesley Colleges) and the State Department. The WPSP is now housed at the Woodrow Wilson International Center for Scholars and has grown to include Mills, Mount St. Mary’s, Scripps, City College of New York and other colleges and universities around the world.

For the first time, a Women in Public Service Project (WPSP) affiliated program will focus on Women Leadership in International Relations. Women Leaders in International Relations. Comparing EU and U.S. Experiences will take place in Brussels, from the 8 to 12 July 2013.

The Italian Cultural Institute in Brussels and the Jean Monnet Center of Excellence at the University of Rome Tor Vergata are delighted to join forces with WPSP for an week-long program that will serve as an incubator for transformative and inclusive global leadership for women engaged or willing to work in foreign policy and will inspire future generations of women leaders. The project benefits from the financial support of the European Commission, Verona Fiere VinItaly and the University Association of Contemporary European Studies (UACES). Other partners include: Women’s Campaign International (WCI); the Global Women in Leadership Initiative at SAIS-Johns Hopkins; the Italian Society for International Organization (SIOI); Professional Women International (PWI); Business and Professional Women International (BPW); Collegio Nuovo– Pavia and a number of others.

The Brussels based week-long program will analyze, discuss and train women leadership in International Relations with a rich, interactive and variegated program. In line with the rigorous WPSP curriculum and guidelines, we have designed an very intensive week focused on how to successfully tackle and overcome the specific difficulties embedded in negotiating internationally as a woman leader: communication skills; building self-confidence and mutual trust in a often male-dominated and foreign environment; building partnerships and effective networking and the difficult management of work-family balance (often at a distance), etc.

The program will be structured in three parts and has a threefold objective.

Learn from those who did it: renowned scholars will analyze the role of women leaders in foreign policy in the EU and the US. We often claim that with more women at the helm, the world would be a better place. But nobody has actually ever analyzed this claim in a thoughtful scholarly and comparative way to prove it right: with the help of renowned scholars we will explore the role of women leaders in shaping international relations.

 Intensive training sessions will include such topics as leadership, communication, advocacy, negotiating techniques, building trust, networking, dress code, managing work-family balance etc. as women in an international and often multinational and multicultural arena. The cultural barriers to effectiveness when women negotiate in international settings will be addressed. Women’s Campaign International (WCI), an NGO dedicated to the empowerment of women, will lead the trainings with a spectacular group of experienced trainers, among whom are Marjorie Margolies, WCI founder and former United States Congresswoman, communications expert Valerie Biden-Owens and Cathleen Zurbach, WCI’s Vice-President. The training sessions will be highly interactive, with practical exercises and the possibility for participants to see their presentations on video and receive feedback from the experts.

International conferences open to the public in the evenings to discuss with current international women leaders in the beautiful setting of the theater of the Italian Cultural Institute, followed by a international networking cocktails.

The official opening on July 8 will feature Prof. Anne-Marie Slaughter, the former Director of Policy Planning at the U.S. Department of State and the author of the highly influential article on the role of women in the twenty-first century published on The Atlantic last year and the Italian Foreign Deputy Minister Marta Dassù (and leader of Women in Diplomacy). They will be joined by a spectacular group of speakers from both Europe and the US.

Participation is open to emerging women leaders from the public sector (national and international) interested in international relations or to women aspiring to such roles in government currently working in other fields. To apply please send a CV and a motivation letter including names and contacts for 2 referees, to ufficio.europeo@uniroma2.it. The application process will open until June 30th, 2013.

For more information about it and to keep yourself updated, please visit http://roleofwomenininternationalaffairs.blogspot.it/

 

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All’IIC Bruxelles si parla di Giancarlo Siani e di cultura antimafia

La cultura della antimafia italiana e l’esperienza dei giornalisti antimafia al centro della serata che l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles dedicherà lunedì 27 maggio alla figura di Giancarlo Siani, giovane giornalista napoletano ucciso dalla camorra. Oltre alla proiezione del film “Fortàpasc” l’IIC ospiterà un dibattito che sarà presentato dalla direttrice Federiga Bindi e a cui prenderanno parte, tra gli altri, il regista Marco Risi, il fratello di Giancarlo Siani e presidente della Fondazione Pol.I.S Paolo Siani, la presidente della Commissione speciale antimafia del Parlamento Europeo Sonia Alfano, Arnaldo Capezzuto, giornalista minacciato dalla camorra.

L’evento si inserisce all’interno delle iniziative “Maggio, il mese della cultura antimafia all’IIC di Bruxelles”.

“All’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles abbiamo deciso di dedicare questo mese alla cultura italiana dell’antimafia – ha detto Federiga Bindi, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles – perché siamo convinti di poter esportare buone pratiche e di poter essere da esempio anche per gli altri Paesi nel campo della lotta alle mafie. E’ per questo che il 27 maggio abbiamo fortemente voluto dedicare una serata alla proiezione del film “Fortapàsc” e ad un dibattito con i protagonisti di questa storia. Quello che ci interessa è far conoscere anche all’estero gli esempi positivi di tutti coloro i quali nel nostro Paese spendono la propria vita  e purtroppo, come nel caso di Giancarlo Siani, talvolta la perdono perché si oppongono lottando con tutti se stessi contro la mentalità criminale”.

Vi aspettiamo lunedì 27 maggio alle 19.00 in IIC (Rue de Livourne 38).

Per prenotazioni: http://bit.ly/14I49ub

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Maggio, il mese della cultura antimafia all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles

Memoria e impegno. Per non dimenticare le vittime innocenti delle mafie e per testimoniare l’impegno italiano nella lotta alla criminalità l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles dedica una serie di attività, nel mese di maggio, alla promozione della cultura dell’antimafia.

Il 15 maggio nella sala esposizioni dell’Istituto si terrà “I sapori della legalità” una cena di gala organizzata dall’IIC e da Libera, Associazioni nomi e numeri contro le mafie,  in sostegno delle attività di quest’ultima e per promuovere la direttiva comunitaria sul riuso sociale dei beni confiscati alle mafie, un progetto per cui l’Italia è capofila in Europa.
La cena sarà preparata dagli chef stellati Giovanni Grasso e Igor Macchia e dallo staff del ristorante “La Credenza” di San Maurizio Canavese (TO) che utilizzeranno i prodotti di “Libera Terra” provenienti dai terreni confiscati alle mafie. In particolare i vini saranno dell’azienda agricola “Ghiomo” di Guarene (Piemonte) e della cantina “Centopassi” di San Giuseppe Jato (Sicilia).

Il 27 maggio, inoltre, nel teatro dell’Istituto sarà proiettato il film “Fortapàsc” sulla storia di Giancarlo Siani, giovane giornalista ucciso dalla camorra. Saranno presenti per un dibattito a margine del film anche Paolo Siani (fratello di Giancarlo) e il regista Marco Risi.  La mattina la proiezione sarà dedicata alle scuole e la sera, come di consueto alle 19.00, sarà aperta a tutti.

All’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles abbiamo deciso di dedicare questo mese alla cultura italiana dell’antimafia – ha detto Federiga Bindi, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles – perché siamo convinti che l’Italia possa esportare buone pratiche e possa essere da esempio anche per gli altri Paesi nel campo della lotta alle mafie. E’ per questo che insieme all’associazione Libera abbiamo voluto organizzare il 15 maggio una cena di sensibilizzazione per la promozione della direttiva comunitaria sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità e il 27 maggio la proiezione del film “Fortapàsc”. Quello che ci interessa è far conoscere anche all’estero gli esempi positivi di tutti coloro i quali nel nostro Paese spendono la propria vita  e purtroppo, come nel caso di Giancarlo Siani a cui è dedicato il film Fortapàsc e di Giovanni Falcone di cui proprio a maggio ricorre l’anniversario della morte per mano mafiosa insieme a sua moglie e agli agenti della sua scorta, talvolta la perdono perché si oppongono lottando con tutti se stessi contro la mentalità criminale“.

http://www.ristorantelacredenza.it/

http://fondazionepolis.regione.campania.it/

http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1

http://www.ghiomo.it/

http://www.centopassisicilia.it/

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Articolo della Direttrice Bindi su Huffingtonpost World: “Italy Reelects 87-Year-Old President: Operetta or Melodrama?”

“Italy finally has a new president. Oh, well, an old president for that matter… After five rounds of fruitless votes and useless negotiations, 87-year-old Giorgio Napolitano had to come to terms with the fact that the parties in Parliament would never be able to put together the needed 504 votes for his successor. Helpless party leaders begged him to stand for a new election. Very reluctantly, so he did; he had no other choice, as a lame-duck president has very reduced powers in Italy and notably cannot dismiss Parliament when no agreement is found over the new government.

If it wasn’t for the terrible conditions of the country, it would be excellent material for an operetta.

When PDL’s leader Silvio Berlusconi resigned in November 2011, the Democratic Party (PD) was looking forwards a landslide victory. Instead, not only did PD manage to lose its consistent electoral advantage, but it is now bound to collapse, drifted apart by internal fights.

PD is formed by different segments — mainly former Christian Democrats and former Communists — which were glued together by their hatred for Berlusconi. As Berlusconi’s leadership appeared to be at a close, their internal contradictions exploded. Instead, Berlusconi is well alive, while comic actor and M5S leader Beppe Grillo proved extremely skillful in exploiting the internal PD’s contradictions. The voting for the president clearly showed how the two souls of the party boycotted each other’s candidates, resulting in no election at all. Napolitano’s decision to go on is also probably linked to a hope of saving what is left of his party, before it is too late. Unfortunately, it is already too late.

April 2013 will thus mark the end of Italy’s “Second Republic,” giving way to a new political landscape. It can be very good or very bad, and much will depend on what will happen over the next few days.

Napolitano will now use his resumed full powers to name a short-term, high profile, government charged to achieve a number of necessary reforms — including changing the electoral law — before going on to a new vote. Rumors are that Giuliano Amato is likely to be named prime minister and indeed he is the only man in Italy able to achieve the daunting task.

The young major of Florence, Matteo Renzi, will finally get his nomination as candidate for prime minister. If Renzi wins, this is likely to lead to the dissolution of both PD and PDL as we now know them. The PD “un-reformed” communists — essentially those who claimed PD should govern with Grillo and vote his candidate to the presidency — will join the more leftish “SEL” party. Berlusconi — the man who showed that not only cats have nine lives — will retire from politics on his own terms. Right-wing PDL members will probably reunite with Giorgia Meloni’s “Italian Brothers.”As a result, Italy would enjoy a system of two main parties, plus two to three small regional / more extreme ones and finally become a normal country, under a new, younger leadership.

As for Grillo, the inadequacy of the M5S’ MPs clearly appeared in these two months. This makes it crucial for him to get to a new vote before the electoral law is changed and the bluff is called. Grillo is now denouncing a state-coup and organizing a “march on Rome.” A loud manifestation outside the Parliament took place during Napolitano’s reelection.

Italy is thus at a crossroads. After showing an embarrassing incapacity to lead the political process, the current PD and PDL’s leadership will now have a choice: supporting a large-coalition government that will undertake the necessary reforms and lead to a new Italy, or do nothing and witness the country slip into total chaos. Between operetta and drama, let’s hope Italian leaders opt for the first and finally give Italy a happy ending”.

(ecco il link per leggere l’articolo della Prof.ssa Federiga Bindi direttamente su Huffingtonpost World)

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“Più donne nel prossimo governo”. La direttrice Bindi scrive a Napolitano

Più donne nel prossimo Governo…Pare che il Presidente Napolitano abbia letto la petizione lanciata qualche giorno fa dalla direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles Federiga Bindi.

“Caro Presidente,

come milioni di altri cittadini italiani ho assistito con emozione alla Sua rielezione e Le sono grata per il grande sacrificio che ha fatto per il bene del Paese.

Lei ha fatto appello al senso di responsabilità delle forze politiche che tutti ci auguriamo ci sia. Per poter superare questa difficile fase saranno necessarie nel prossimo governo persone con grande esperienza, senso dello Stato e del bene comune. Tuttavia è innegabile che il Paese chieda anche un cambiamento e che è necessario che i cittadini si possano riconoscere e credere nel prossimo governo e nella capacità del Paese di ripartire.

Lei potrebbe dare un segno concreto di cambiamento nominando nel prossimo governo almeno la metà di donne, in particolare in posti chiave in cui poco o mai esse ci sono state. Le donne sono agenti di cambiamento ed in Italia ci sono molte donne assai capaci e rispettate che potrebbero egregiamente contribuire al futuro del Paese”.

Prof.ssa Federiga BindiPETIZIONE

Clicca qui per firmare anche tu la lettera

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Sguardi sulla commedia italiana recente

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Il cinema italiano riscuote sempre un grande interesse tra il pubblico dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Abbiamo allora pensato di organizzare una rassegna sulla commedia italiana degli ultimi anni introducendo ogni proiezione con delle brevi presentazioni.

Da sempre, la nostra cinematografia ha privilegiato il genere comico. L’espressione “commedia all’italiana” viene coniata a partire da Divorzio all’italiana (1961) di Germi e indica quei film che uniscono la comicità all’amarezza. Guardando le commedie all’italiana, si ride, ma la risata spesso muore in bocca.

Con gli anni Ottanta, gli storici del cinema decretano la fine del genere. Vengono ora alla ribalta del grande schermo registi di un’altra generazione come Carlo Verdone che esordisce nel lungometraggio proprio nel 1980. Ci è sembrato allora naturale inaugurare la nostra rassegna con il suo ultimo film, Posti in piedi in paradiso. Attraverso la consueta miscela di comicità e disincanto (eredità della commedia all’italiana), Verdone affronta il problema dei padri divorziati che non riescono a mantenere se stessi e le proprie famiglie diventando i nuovi poveri. Se la vecchia commedia all’italiana ritraeva l’Italia del boom ora la nuova commedia rappresenta l’Italia al tempo della crisi.

Con l’obiettivo di offrire un panorama variegato della produzione nostrana, la rassegna prevede l’alternarsi di film di autori consolidati e film di registi più giovani. Una piacevole scoperta sarà, per esempio, Non pensarci di Gianni Zanasi, secondo film in programma. Vincitore del Premio Pasinetti della critica cinematografica alla 64 Mostra del Cinema di Venezia, Non pensarci racconta le (dis)avventure  di un chitarrista rock (Valerio Mastrandrea) che decide di lasciare Roma per tornare a casa, a Rimini. I punti di forza del film si rintracciano nella sceneggiatura intelligente e nell’ottima prova di attori. Il protagonista è Valerio Mastrandrea, tra i volti più interessanti del cinema di oggi. Sarà sempre lui al centro del film di Soldini, Il comandante e la cicogna, terzo appuntamento della rassegna. Stavolta la commedia si tinge di surreale per raccontare la storia dell’idraulico Leo (Valerio Mastrandrea), vedovo e con due figli. Con questo film, Soldini recupera l’ironia del celebre Pane e tulipani, anche se con una punta di amarezza in più.

Vincitore del premio Controcampo italiano alla 68 Mostra del Cinema di Venezia, Scialla è il film d’esordio di Francesco Bruni che dalla sceneggiatura è passato alla regia. Nel gergo giovanile, Scialla significa “Stai sereno”, ma Bruni riesce ad allontanarsi dai cliché della commedia per adolescenti e sfrutta con efficacia il dialetto (romanesco e padovano) rendendo la recitazione convincente.

La rassegna si concluderà invece con i film di due registi ben noti al pubblico: Ozpetek, l’autore turco ormai naturalizzato italiano, e Virzì, l’autore livornese candidato all’Oscar per il migliore film straniero con La prima cosa bella.

L’ultimo film di Ozpetek, Magnifica presenza, è una commedia surreale. La storia ruota attorno a una casa romana popolata da fantasmi in cui andrà inconsapevolmente ad abitare Pietro (Elio Germano). Ma il film non è certo una spaventosa ghost story, bensì un’intensa riflessione sul potere dell’arte e dello spettacolo con un perfetto Elio Germano che si conferma fra gli attori più dotati della sua generazione.

Con l’ultimo titolo della rassegna, la commedia si fa più intimista. In Tutti i santi giorni, Virzì ci restituisce in modo davvero efficace la vita di una coppia di precari trentenni alle prese con il grigiore della periferia romana.

Amara, ironica, surreale, sentimentale: la commedia italiana è assai versatile e dimostra che, se l’Italia è in crisi, il nostro cinema è molto vitale.

Thea Rimini

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